L’albero azzurro
Amin Hassanzadeh Sharif
Kite edizioni 2015, € 16
4+
Cosa rappresenta l’albero azzurro? La felicità, per cui chi è triste prova invidia? La libertà, per cui chi è schiavo del pregiudizio prova insofferenza? La fantasia, di cui i pragmatici hanno paura? La diversità? …perché, caspita, non si è mai visto un albero azzurro. Sono verdi gli alberi. Verdi e marroni, mica azzurri. Il cielo è azzurro. Qualche volta il mare, se il sole splende. Anche gli occhi di certi angeli lo sono. Per spingerci proprio in là, anche il fiore dell’iris lo è. Ma un albero proprio no.
O ancora… È una rete, l’albero azzurro? Una rete di ponti attraverso i quali le persone si incontrano, si raggiungono e creano legami l’una con l’altra, e insieme bellezza, armonia. Anche amore. Che, si dice, sia rosso. Ma, in fondo, può essere anche azzurro, l’amore. Quello che dà fastidio, qualche volta, perché oscura tutto il resto. Il potere, per esempio. L’amore se ne frega del potere. Va per la sua strada. Come le radici e i rami dell’albero azzurro, che crescono a dismisura nonostante tutto. Trovano il modo per farsi strada.
E se un re collerico ed egocentrico prova ad abbatterlo, e ha anche un esercito a disposizione, obbediente, non è detto che ci riesca, potrebbe anche succedere che quello ricresca. E ricresca moltiplicato.
Un messaggio di speranza forte è bellissimo dell’albo di Amin Sharif… E delle tavole poetiche nel segno e nel colore, che ci raccontano brevemente, ma con un’intensità difficile da dimenticare, come certe volte, certi brutti sforzi di certi brutti personaggi, siano del tutto inutili. Sogniamo che sia vero.
[emanuela di stefano]