A che pensi?
Laurent Moreau
Orecchio acerbo 2012, € 16,90
4+
Se dentro una stanza con cento persone mettessimo cento megafoni dai quali escono le voci dei pensieri di ognuno dei cento, può darsi che sentiremmo un gran chiasso. Ma non è detto.
Qualche volta i pensieri non hanno parole né voce, qualche volta urlano, qualche volta sono soavi e leggeri come il rumore che fa una piccola onda quando si ritrae dalla riva e torna al mare. Possono riempire la testa senza lasciare spazio neppure per uno spillo. Possono abbandonarla e lasciarla vuota e bianca più di una nuvola di maggio o di un foglio nuovo di zecca. I pensieri possono essere “pensieri bambini” di bambini, “pensieri bambini” di granduomini… “Pensieri adulti” di infanti.
E ai colori dei pensieri? Mai pensato di che colore sono? C’ è un segreto.. Quello, il colore, a volte, si vede dalla faccia. Non c’è sempre bisogno di sbirciare dentro la testa. Se uno guarda bene bene (ma si deve essere davvero attenti per saperlo fare), si capisce se è giallo girasole, quel pensiero, o blu sogno. Ma potrebbe essere anche a pois o a strisce bianche e nere… Perché, per esempio, se qualcuno si sente in prigione magari dalla faccia si vedono già le sbarre.
E, comunque, possono essere proprio molto semplici, certi pensieri. Come il pensiero di un giro nell’altalena. Più semplice di così! Ma anche molto molto complessi e ingarbugliati, come lo sono certe emozioni, certe volte.
In questo libro speciale di Laurent Moreau tutte queste cose si capiscono con pochissimissime parole, 20 illustrazioni, e altrettante finestre sui pensieri. “A che pensi?” Un libro, un po’ un gioco, essenziale e bello. Come molte cose essenziali, che sono anche un po’ un gioco.
[emanuela di stefano]
Massimo si inventa un’avventura.Anna si sente triste.Nicola non pensa a niente